In prossimità del polo sud di Encelado la superficie è segnata da lunghe e profonde fratture da cui si alzano per centinaia di chilometri potenti geyser: l’analisi dei dati relativi ai getti ha rivelato la presenza di grandi molecole complesse.|NASA / JPL
Nei geyser che fuoriescono dal polo sud di Encelado, una delle lune del sistema di Saturno, sono state rilevate complesse molecole organiche. La notizia della scoperta (annunciata qualche giorno fa da uno studio pubblicato su Nature) rafforza l’ipotesi che nell’oceano globale di quel piccolo mondo, sotto alla crosta di ghiaccio, vi siano
condizioni adatte alla vita. Poco si sapeva di Encelado prima del 2005, anno in cui la sonda Cassini iniziò a esplorare il sistema di Saturno, ma da allora la piccola luna, col suo diametro di soli 500 km, è diventata una fonte di continue sorprese – che continuano a meravigliarci anche così tanto tempo dopo la fine della missione Cassini-Huygens(Nasa/Esa/Asi), il 15 settembre scorso, grazie all’incredibile mole di dati ancora allo studio.