13.02.1997
PREMESSA
A parere di chi scrive, si deve affrontare innanzitutto il problema dell’ipotizzabilità del delitto di “associazione di tipo mafioso” anche nei confronti di coloro che non sono “uomini d’onore”, sulla base delle regole disciplinanti il concorso di persone nel reato.
Si tratta di qualificare giuridicamente comportamenti multiformi e di disparata intensità ed efficacia che rientrano in quella vasta aerea della “contiguità” rispetto all’ “associazione di tipo mafioso”.
Al riguardo, deve rilevarsi anzitutto la possibilità, riconosciuta da autorevole dottrina, del concorso nel delitto di associazione da parte di estranei all’associazione stessa, secondo le regole generali di cui agli artt. 110 e segg. del codice penale e, più in generale, del concorso eventuale nel reato necessariamente plurisoggettivo da parte di “persone diverse dai concorrenti necessari”.
Per riscontrarsi quindi concorso eventuale da parte di estranei all’ “associazione di tipo mafioso”, occorre che questi ultimi contribuiscano, attivamente e consapevolmente, alla realizzazione delle attività e degli scopi dell’associazione stessa.
“…Alcune attività della cosiddetta “criminalità dei colletti bianchi” si risolvono
in un contributo causale, spesso di notevole rilievo, al perseguimento
degli scopi di “Cosa Nostra” ed al rafforzamento della stessa, pur se i
rapporti siano mantenuti anche con uno solo dei suoi membri, e
concretano, pertanto, il concorso nel delitto di associazione mafiosa.
…Analogamente. manifestazioni di connivenza e di collusione da parte
di persone inserite nelle Pubbliche Istituzioni possono, eventualmente,
realizzare condotte di fiancheggiamento del potere mafioso, tanto più
pericolose quanto più subdole e striscianti, sussumibili – a titolo
concorsuale – nel delitto di associazione mafiosa.
…Ed è proprio questa “convergenza di interessi “col potere mafioso che
costituisce una delle cause maggiormente rilevanti della crescita di
“Cosa Nostra” e della sua natura di contropotere, nonchè correlativamente,
delle difficoltà incontrate nel reprimerne le manifestazioni criminali.
…Deve, quindi, concludersi che una condotta, per realizzare il concorso
nel delitto di associazione mafiosa, deve risolversi in un contributo
causale alla realizzazione degli scopi di Cosa Nostra e deve essere
consapevolmente volta a favorirne – dall’esterno – le attività…”
G.I. Giovanni FALCONE
Indice
- 1 LE DISPOSIZIONI DI LEGGE
- 2 UNA GARA D’APPALTO DALL’ ESITO PREVISTO
- 3 LE PERSONE NEL CONTESTO POLITICO – SOCIALE
- 4 LA LETTURA OTTICA COME DISEGNO CRIMINOSO
- 5 IL FALLIMENTO DELLA LETTURA OTTICA DELLE RICETTE
- 1. Disposizioni di legge
La legge n. 833 del 23.12.1978 regola l’Accordo Nazionale per la disciplina dei rapporti tra le farmacie ed il Servizio Sanitario Nazionale.
Il relativo Regolamento è stato emanato con il DPR n. 94 del 21.02.1989.
L’art. 23 co. 2 del DPR:
“…nel prefigurare un sistema organico automatizzato di acquisizione, trattamento e distribuzione delle informazioni a supporto delle funzioni gestionali e governo dei diversi livelli istituzionali del Servizio Sanitario Nazionale…individua nelle farmacie…un segmento organizzativo destinatario di interventi prioritari di automazione, tesi a conseguire l’integrazione funzionale con il sistema informativo locale…”;
L’art. 23 co. 5:
“…demanda l’attuazione degli interventi e dei programmi di infomatizzazione dei dati relativi all’assistenza farmaceutica…ad appositi accordi triennali, da stipularsi tra le Regioni e le organizzazioni sindacali firmatarie dell’accordo…”:
Tali accordi vennero regolarmente stipulati a livello regionale, come ad esempio quello tra la Regione FRIULI VENEZIA GIULIA e l’Associazione titolari di farmacie di Udine.– vedi All.n.1:
( Delibera Giunta Regionale Friuli Venezia Giulia n. 4699 del 21.09.1990)
- 2 Una gara d’appalto…dall’esito previsto
Il Consiglio Regionale del Lazio, con deliberazione n. 1190 del 19.03.1990, indice la gara di appalto-concorso deliberando, tra l’altro, di utilizzare per il parziale finanziamento del sistema dei lettori ottici delle ricette, i fondi 1985 / 1988 di cui alla Deliberazione del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), adottate in data 28.01.1988 e riguardanti la ripartizione di somme per finanziamenti dei programmi di informatizzazione.
Poco dopo l’indizione della gara d’appalto, ad offerte ormai presentate, avviene un colloquio che, una volta confermato dalle relative testimonianze, porterebbe a significativi sviluppi le indagini sulla truffa della gara d’appalto.
Erano presenti, da documentazione reperita:
– Rag. Renzo TULIANI (Pres. CdA C.E.R. e socio di magg.)
– Rag. Alessandro TULIANI (Vicepres. Cda C.E.R.)
– Rag. Mario RIZZI (Dir Comm. C.E.R.)
– Dott. Raffaele GIANNETTI (Collaboratore dell’ Ing. Ennio LUCARELLI)
– Ing. Ennio LUCARELLI (Ex Presidente della Fiera di Roma – Amm. Delegato ISED
Legato all’On.le Vittorio SBARDELLA –
nel CdA ARC CONSORTIUM (di fatto gestore di COSISAN,
il consorzio succeduto a SOGEA nella gestione dell’appalto)
In tale occasione, l’Ing. Ennio LUCARELLI ha affermato che la gara d’appalto per la lettura ottica delle ricette nella Regione Lazio sarebbe stata aggiudicata alla SOGEA Spa.
Al C.E.R. Srl, che svolgeva tale attività da decine di anni, sarebbe potuta andare una quota vicina al 20% in cambio di “consulenza da fornire in virtù delle maturate conoscenze tecniche”.
In pratica, la gara sarebbe stata vinta dalla SOGEA ed al C.E.R. non restava altro che accontentarsi di una piccola percentuale in cambio della consulenza che avrebbe dato in virtù della conoscenza dei problemi maturata in tanti anni di lavoro.
Il 12.11.1992, durante una riunione tenuta nei locali della sede C.E.R. Srl, presenti:
– Rag. Renzo TULIANI
– Rag. Alessandro TULIANI
– Rag. Mario RIZZI
– Rag. Vilmo CECCONATA (collaboratore C.E.R.Srl)
– Ing. MENCULINI
– Avv. Prof. A. DI AMATO (Legale C.E.R. Srl)
– Avv. M. COSTA
– Dott. Giampiero NICOLAI (Dirigente ELSAG – BAILEY, arrivata seconda nella gara,
insieme al C.E.R.Srl)
Quest’ultimo ha affermato che l’esito della gara era già ampiamente conosciuto e che sarebbe stato favorevole alla SOGEA.
In altre gare la Elsag-Bailey si sarebbe poi trovata in posizioni molto vicine al gruppo di potere che ha decretato la vittoria del COSISAN in questa gara.
Risulta essere in società con la SOGEA per la contabilizzazione della spesa sanitaria della REGIONE SICILIA;
Da non dimenticare poi la tardiva notifica di un atto ufficiale, relativo all’appalto “de quo”, alla controparte processuale soc. SOGEA;
Anche presso gli ambienti sindacali del settore informatico, a livello provinciale romano e regionale del Lazio, pare si conoscesse l’esito della gara
ancor prima che si svolgesse.
Vedi all. n. 2:
( Articoli di gionale nei quali vengono citate le contestazioni dei sindacati)
La U.R.T.FA.L. – Unione Regionale dei Titolari di Farmacia del Lazio, con lettera del 01.10.1991 inviata alla Regione Lazio, chiede “…l’immediato annullamento delle procedure di espletamento che si riferiscono al bando citato e la convocazione di opportuni incontri al fine di concordare le modalità di realizzazione di quanto la Regione si prefigge…”
Vedi all.n. 3
La FEDERFARMA – Federazione Nazionale Unitaria dei Titolari di Farmacia Italiani – con riferimento ai precedenti accordi intervenuti tra farmacisti, Governo e Regioni, reso esecutivo con DPR n. 24 del 21.02.1989, ha citato in giudizio il 24.03.1992, presso il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio – T.A.R., la Regione Lazio per i seguenti motivi:
– Aver dato corso al programma di informatizzazione senza l’accordo preventivo con la
Federfarma;
– Non aver mai avviato trattative con Federfarma per il raggiungimento di un accordo a livello
locale;
– Per vedere riconosciuto il suo diritto ad essere “tramite esclusivo” con la Regione Lazio;
– Per vedere accertato dal Tribunale che la Regione Lazio, nel bandire l’appalto – concorso,
si è resa inadempiente degli obblighi assunti con Federfarma;
– Perchè il Tribunale dichiari che la gara non è opponibile a Federfarma;
– Perchè il Tribunale dichiari che, essendo mancata la definizione convenzionale, il sistema
informativo dell’eventuale aggiudicatario resti inoperoso;
Vedi all.n. 4
Da prendere in considerazione i rapporti bancari intrattenuti dalle varie società (SOGEA – SOPIN – SYSTENA – A.R.C.O. – ISED – S.D.C. – A.r.c. CONSORTIUM – I.F. -) con la
“Banca di Roma” che ha fornito le fidejussioni servite per mostrarsi all’altezza
(perlomeno finanziaria) di poter partecipare alla gara.
- 3 Le persone nel contesto politico – sociale
On.le Enzo BERNARDI
– Assessore ai Lavori Pubblici e all’Informatica della Regione Lazio, nel PRI, ha indetto
la gara;
– Verrà arrestato il 30.07.1993 per il reato di concussione in relazione a fatti illeciti riguardanti
Corsi professionali;
Vedi all. n. 5:
(Articolo I “corsi” della tangente – Corriere della Sera del 03.07.1993 -)
– Verrà anche citato in un esposto relativamente all’aver favorito uno dei 4 concorrenti alla
gara per il “mega porto di Fiumicino”.
Vedi all.n. 6:
(Articolo Ombre sul mega-porto – Corriere della Sera del 08.08.1993 -)
Dott. Carlo PATRUCCO
– Candidato per il PRI alle Elezioni politiche del 1992, era Presidente del CdA SOPIN Spa al
momento della gara;
(La SOPIN risulterebbe la vera proprietaria della SOGEA, vincitrice della gara, comunque
facente parte del Consorzio COSISAN, succeduto alla SOGEA nella conduzione
dell’appalto);
– Vicepresidente CONFINDUSTRIA;
Luca DANESE
– Nipote del Senatore Giulio Andreotti;
– Consigliere nel CdA SOPIN dal 25.06.1987 al 30.04.1990;
– Assessore al Bilancio della Regione Lazio;
Vedi all.n. 7
Stefano ANDREOTTI
– Figlio del Senatore Giulio ANDREOTTI;
– Direttore commerciale SIEMENS ITALIA, associata con SOGEA per la fornitura di lettori
ottici;
Vedi all.n. 8
Cav. Ettore FORIERI
– Cavaliere del Lavoro;
– Consigliere nel CdA – Amm. Delegato – membro del Comitato Esecutivo SOPIN;
– Consigliere nel CdA Consorzio TESIR, società di servizi dell’Unione Industriali di Roma,
formato da: ELEKTRA Spa – MKT Srl – ISED Spa – A.R.C.O.Srl -;
– In anni passati, tratto in arresto in relazione a fatti legati ad operazioni societarie inesistenti;
Giovanni FORIERI
– Presidente CdA SOGEA (prima vincitrice dell’appalto, poi defilatasi e sostituita dal
COSISAN);
– Socio ufficialmente maggioritario, ha sottoscritto e versato aumenti di capitale miliardari in
SOGEA, pur dichiarando redditi inferiori o vicini ai cento milioni;
– Marito di Giuseppina CIOCIOLA, socia minoritaria che ha sottoscritto e versato aumenti di
capitale miliardari in SOGEA, pur dichiarando redditi di 400.000 lire;
Guido GUIDI
– Figlio dell’ex Amministratore del Banco di Roma, commercialista;
– Socio fondatore della SOGEA (insieme alla SOPIN);
– Sindaco SOGEA:
– Consigliere nel CdA SOPIN;
Ennio LUCARELLI
– Ex Presidente della Fiera di Roma;
– Amm. Delegato ISED;
– Legato all’On.le Vittorio SBARDELLA (a quel tempo legato ad ANDREOTTI )
– Consigliere nel CdA ARC CONSORTIUM (di fatto gestore di COSISAN, il consorzio
succeduto a SOGEA nella gestione dell’appalto)
Maria Concetta SBARDELLA
– Sindaco effettivo SYSTENA Spa, facente parte del Consorzio COSISAN, succeduto alla
SOGEA nella gestione dell’appalto; SYSTENA fa parte del Gruppo OLIVETTI;
– Parente dell’On.le Vittorio SBARDELLA;
Armando SCOTTI
– Consigliere nel CdA SYSTENA;
– Vari articoli del settimanale PANORAMA lo riportano come uno degli “ambasciatori”
dell’Ing.Carlo DE BENEDETTI a Roma, presso i palazzi del potere;
Elisabetta DI NEPI
– Socio costitutore di SYSTENA Spa (nel Consorzio COSISAN);
– La famiglia DI NEPI (di origine ebrea) è proprietaria di decine di negozi (mura e licenza) nel
campo dell’abbigliamento al centro di Roma, Milano, Torino ed altre città; è attiva anche nel
campo degli alberghi; ultimamente alcuni suoi esponenti sono stati arrestati per bancarotta
fraudolenta e sono emersi contatti con Licio GELLI, dal quale venivano finanziati;
Silvio PIRRAMI TRAVERSARI
– Ex Presidente della Corte dei CONTI;
– Consigliere nel CdA SOPIN;
– Presidente del CdA MSS – Mediterranean SurveY & Service Spa, società di Pier
Francesco PACINI BATTAGLIA, indagata dal giudice Rosario PRIORE di aver rimosso
dalla “fossa del Tirreno” i resti del Dc9 Itavia della strage detta “di Ustica”;
Nel 1987, alla fine della carriera, chiamato alla lucrosa carica di Presidente del CdA della
MSS dopo aver giudicato, in qualità di Presidente della Corte dei Conti, non esserci stato
alcun danno nella conferma dell’aggiudicazione della SME, potente e ricca società dell’IRI,
all’Ing. Carlo DE BENEDETTI da parte della Corte d’Appello del Tribunale di Roma;
Corte d’Appello Presieduta a quel tempo da Franz SESTI che, finita subito dopo la sua
carriera, andrà a presiedere LA MANDRIA Spa un’altra società di PACINI BATTAGLIA;
Nella MSS, Pirrami Traversari troverà come Consigliere nel CdA l’Ammiraglio Giovanni
TORRISI, presidente anche della S.I.M.I. Spa e della S.I.M.I. SISTEMI Spa, con rapporti
col Consorzio CENT, il Consorzio ALUVAZ. la BREDA Meccanica, il Consorzio
ITALMISSILI, la Soprintendenza archeologica (la SOPIN partecipa al Consorzio
ARCHEOLOGIA SUBACQUEA)…e la CONTRAVES svizzera, proprietaria della ISED Spa,
il cui Amministratore Delegato era Ennio LUCARELLI; Altra società di PACINI BATTAGLIA
è la OROX – Servizi Finanziari Spa (Trib. Roman. 1744/88) nella quale è socio costitutore
Cristiano RATTAZZI, figlio di Susanna AGNELLI, e consigliere nel CdA il conte Pio
TEODORANI FABBRI, marito di Maria Sole AGNELLI;
Vedi all.n. 9 – 10 – 11
Lamberto JONA CELESIA
– Consigliere nel CdA SOPIN;
– Consigliere insieme a Giovanni AGNELLI nel CdA SAN PAOLO FINANCE Spa (Trib.
Roma n. 5027/92);
Miklos Istvan BETHELEN DE BETHELEN
– Amministratore Delegato ELEKTRA Spa (nel Consorzio TESIR), una delle imprese
costituenti A.R.C.CONSORTIUM (nel cui CdA sono Ennio LUCARELLI e lo stesso DE
BETHELEN), effettivo gestore di COSISAN (ne esprime infatti sede – Via Tiburtina n. 1236 –
e gestione effettiva attraverso la sua sede operativa per la raccolta delle ricette e
susseguente lavorazione);
– Arrestato per le tangenti ACEA a Milano;
– Inquisito per le tangenti versate alla DC romana tramite il conto svizzero FF2927 intestato
all’ agente di cambio Giancarlo ROSSI ( insieme a Pier Francesco PACINI BATTAGLIA
nella BIANCONERO Spa, società fusa nella OROX Servizi Finanziari Spa);
– Ex marito di Anita MASOTTI (Presidente CdA ELEKTRA);
– Citato nelle udienze del processo CUSANI;
Vedi all.n. 12 – 13
Paolo BADOGLIO
– Socio ELEKTRA Spa;
– Amministratore di fatto ELEKTRA Spa;
– Secondo marito di Anita MASOTTI;
– Gestore del conto svizzero FF2927, utilizzato per riscuotere tangenti dalla DC romana;
– Da testimonianze processuali (vedi Emilia PARISI HALFON, ex compagna di Pietro
MATTEI, vedovo della contessa Alberica FILO DELLA TORRE) si recava una volta la
settimana nella villa all’Olgiata di Pietro MATTEI per “girocontare” le tangenti versate sul
conto svizzero “FF2927” su altro conto svizzero “Tramonto” intestato al dott: Mauro
BOCCOLINI della DC romana;
Anita MASOTTI
– Presidente del CdA ELEKTRA ( una delle imprese costituenti A.R.C. CONSORTIUM) a sua
volta facente parte di COSISAN;
– Ex moglie di BETHELEN DE BETHELEN;
– Socio ELEKTRA;
– Inquisita per tangenti dall’Autorità Giudiziaria di Milano in relazione alle tangenti versate
alla DC romana;
Pietro MATTEI
– Ex geometra dei costruttori fratelli CALTAGIRONE, vicinissimi ad ANDREOTTI;
– Gestore del conto svizzero FF2927 (usato dal C.A.F. – CRAXI, ANDREOTTI, FORLANI –
per versarci le tangenti), intestato all’agente di cambio Giancarlo ROSSI;
– Marito della contessa Alberica FILO DELLA TORRE, anche amministratrice di due società
immobiliari: la IMMOBILIARE TORRE SANTA SUSANNA Srl e la IMMOBILDOMINA Srl,
ambedue incorporate nella IMMOBILIARE FONTE MERAVIGLIOSA Srl dopo la morte della
nobildonna, grazie a documenti recanti una falsa firma della contessa. La FONTE
MERAVIGLIOSA è stata poi incorporata dalla FIGEROMA Spa (di proprietà al 100% della
Banca di Roma). La FIGEROMA era anche proprietaria al 50% della AVIOELETTRONICA
SARDA Spa, società proprietaria dell’aeroporto di SAN LORENZO, in Sardegna, dal quale
partirono i MIG libici che venivano addestrati su quell’aeroporto dalla ALI – AERO LEASING
ITALIANA Spa (altra società di Pier Francesco PACINI BATTAGLIA) e che furono causa
dell’ammaraggio del Dc9 Itavia della strage detta di “USTICA”. La ALI Spa viene acquisita
negli anni ’90 dal finanziere Giuseppe CIARRAPICO, vicinissimo a Giulio ANDREOTTI;
Vedi all.n. 14 – 15
- 4 La lettura ottica come disegno criminoso
14.02.1990
Un articolo su “Il Sole 24 ore” riporta la notizia che la CENTRO MATIC Spa di Firenze ha messo a punto il lettore ottico “Look 2000”, capace di leggere qualsiasi ricetta medica;
(Notizia che si rivelerà poi falsa e porterà invece all’incriminazione di intere giunte regionali per il mancato raggiungimento degli scopi inerenti la meccanizzazione delle ricette. Da prendere in considerazione poi l’eventuale denuncia per “insider Trading” a carico del redattore dell’articolo e denuncia “per mancato controllo” per il direttore del giornale)
Vedi all.n. 16
12.04.1990
Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica – CIPE – :
“…Considerati i risultati positivi attesi dalla sperimentazione, suscettibili di estesa e generalizzata applicazione su tutta la rete sanitaria nazionale… finanzia l’acquisto dei lettori ottici della Regione Toscana per £. 9.300.000.000…”
firmato: Cirino POMICINO
Vedi all.n. 17
25.05.1990
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri:
“…per l’approvvigionamento del ricettario standardizzato a lettura automatica di cui al decreto del Ministro della Sanità n. 350 del 11.07.1988, alle Regioni Valle d’Aosta – Abruzzo – Campania – Sardegna…utilizzando le risorse del fondo sanitario nazionale…”
firmato: Il Ministro della Sanità : Francesco DE LORENZO
firmato: Il Presidente del Consiglio dei Ministri : Giulio ANDREOTTI
Vedi all.n. 18
07.01.1992
Il periodico “Farma 7” riporta l’interrogazione parlamentare dell’On.le Antonio PARLATO (MSI) sui 38 miliardi ottenuti dalla ITALSIEL (gruppo FINSIEL – IRI) dalla Regione Campania, tramite subappalti non autorizzati, nonostante il fatto che, fin dal novembre 1991, la Regione fosse al corrente che i lettori ottici non riuscivano a leggere il 70% dei documenti.
Vedi all.n. 19
La concessione per il controllo della spesa farmaceutica della Refione Campania era stata affidata alla FINSIEL che l’aveva a sua volta affidata ad altre società tra cui la IC SOFT
e la GEPIN (ambedue IRI). La IC SOFT risulta presente anche nell’inchiesta sul voto
di scambio a Napoli, per aver informatizzato l’archivio elettorale dell’On.le
Francesco DE LORENZO, anche Ministro della Sanità.
Vedi all.n. 19 bis
17.07.1992
Il periodico “Farma 7” riporta un articolo uscito su “Il Mattino” di Napoli del 04.07.1992 nel quale si parlava delle lamentele dei farmacisti napoletani circa il controllo delle ricette, verificate solo per un 5% del totale.
Vedi all.n. 20
05.08.1992
Il C.E.R. invia una lettera all’Assessore alla Sanità della Regione Campania per offrire le proprie capacità in materia conseguite con un’attività ultratrentennale. La lettera non ha avuto risposta.
Vedi all.n. 21
05.01.1993
I giornali “la Repubblica” – “Il Mattino” – “Il Sole 24 Ore” – “Il Corriere della Sera” – riferiscono che il Direttore Generale della Sanità, dott. Nicola FALCITELLI, è stato indiziato di reato per aver emesso un provvedimento che consentiva di controllare solo il 5% delle ricette presentate per il rimborso dai farmacisti napoletani.
Vedi all.n. 22 – 23 – 24 – 25
05.01.1993
“Il Giornale d’Italia” riporta la notizia secondo la quale, di subappalto in subappalto (tutti ovviamente non autorizzati), era proprio la CENTROMATIC di Firenze che provvedeva alla lettura dei dati delle ricette per conto della Regione Campania.
Vedi all.n. 26
20.05.1993
Il giornale “Il Tempo” riferisce dell’arresto di 14 persone avvenuto a Verona per concorso in corruzione e di tangenti collegate all’acquisto di apparecchiature sanitarie SIEMENS. Gli episodi erano accaduti fra il 1986 ed il 1991 e dall’inchiesta era emerso che, quando i funzionari lasciavano l’incarico, trasmettevano al successore anche “l’indennità tangenti”.
Vedi all.n. 27
04.01.1994
RaiTre trasmette l’udienza del “Processo CUSANI”, che si tiene quel giorno presso il Tribunale di Milano: testimonia il dott. D’URSO, segretario del defunto On.le Vincenzo BALZAMO (PSI), e rivela l’esistenza di un “coordinamento per la spartizione delle tangenti” tra BALZAMO e l’On.le Severino CITARISTI (DC).
12.01.1994
I giornali “la Repubblica” – “Il Tempo” – “Il Corriere della Sera”, riportano la confessione dell’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte circa un patto a livello nazionale per la spartizione politica programmata (4 – 5%), ditta per ditta e Regione per Regione, per l’acquisto dei lettori ottici.
La Regione Piemonte risulta aver acquistato 24 lettori ottici dalla CENTROMATIC per un importo di 7 miliardi di lire (tangente 5% = £. 350 milioni).
La Procura della Repubblica di Torino ha emesso mandati di arresto per:
Paolo BENELLI
– Esponente ed ex segretario regionale del PSI;
– Presidente del Consiglio Regionale Toscano;
– Già Vicepresidente del Consiglio Nazionale della Sanità;
– Coordinatore degli Assessori Regionali alla Sanità;
Romano CONTI
– Titolare della CENTROMATIC, azienda fornitrice dei lettori ottici incriminati;
Stefano NARDUCCI
– Membro della Commissione aggiudicatrice dell’appalto;
– Responsabile del Servizio Farmaceutico della Regione Toscana;
Giovanni ANGIONI
– Membro della Commissione aggiudicatrice dell’appalto;
– Rappresentante del Poligrafico dello Stato;
Giorgio VERDECCHIA
– Membro della Commissione aggiudicatrice dell’appalto;
– Direttore Generale del Consiglio Sanitario Nazionale;
Guido VISSICCHIO
– Dirigente ITALSIEL (gruppo FINSIEL – IRI, già indagata in un’ indagine analoga a Napoli);
Eugenio MACCARI
– Ex Assessore alla Sanità (PSI);
– Collabora con i magistrati ed evita la prigione;
– Nominò la Commissione aggiudicatrice inserendovi i 4 componenti che avrebbero poi
favorito l’assegnazione;
– Avrebbe agito su ordine di BENELLI e d’accordo con i vertici nazionali del PSI;
La dott.ssa Antonella MASIA, della Procura della Repubblica di Torino, ha dichiarato:
“…Questa inchiesta può riservare sviluppi di ampio respiro. Vogliamo verificare se l’appalto piemontese sia stato solo un caso isolato o se, invece, non rientri in un accordo corruttivo più generale…” ;
L’inchiesta verrà trasferita a Firenze;
Vedi all.n. 28 – 29 – 29bis
19.01.1994
Il giornale “Il Tempo” riferisce di una riunione tra il sost. proc. d. Rep. di Torino, dott.ssa Antonella MASIA, e i sost. proc. d. Rep. di Firenze, dott. Alessandro CRINI e dott. Francesco PAPPALARDO, sugli elementi comuni della gara d’appalto indetta dalla Regione Piemonte e quella analoga indetta dalla Regione Toscana, e nelle quali era presente la CENTROMATIC.
Vedi all.n. 30
29.01.1994
Il giornale “La Repubblica” riporta l’arresto di due ex Assessori della Regione Toscana: Paolo BENELLI e Alberto MAGNOLFI, ambedue nel PSI ed entrambi accusati di corruzione nell’ambito dell’appalto dei lettori ottici.
Vedi all.n. 31
04.02.1994
Il giornale “La Repubblica” riferisce di 9 arresti per irregolarità e tangenti nel settore acquisti della USL del Chianti.
Vedi all.n. 32
- 5 Il fallimento della lettura ottica delle ricette
Il fallimento pressochè totale della lettura ottica delle ricette viene segnalato da una relazione dell’On.le Raffaele COSTA, Ministro della Sanità, citata su “Il Sole 24 Ore” del 11.03.1993.
Vedi all.n. 33
Ancora “Il Sole 24 Ore”, del 19.02.1994 riporta una relazione ministeriale sintetizzata con allegata una mappa regionale dei fallimenti nell’uso dei lettori ottici per la lettura delle prescrizioni dei farmaci.
Vi sono riportati anche i nomi di personaggi “eccellenti” finiti in carcere e quelli di ditte prima bocciate e poi promosse per sostituire aggiudicatari rivelatisi inaffidabili.
Ed anche gli importi di denaro pubblico sprecato inutilmente.
Vedi all.n. 34
Gli allegati, ovviamente, sono reperibili in Tribunale a Roma, dove fu fatta la denuncia. O presso i Carabinieri del NAS, cui furono consegnati a suo tempo. (G.R.)
Gabriele Ratini