Riprendiamo la narrazione delle e che infatti qualcuno non fece, ricordando ai lettori che, nelle precedenti puntate, il Difensore civico ha pubblicato gran parte dei dati relativi alle società ed a personaggi facenti capo al Gruppo Sapri del potentissimo Massimo Maria Bassi, riprendendo tali notizie da fonti assolutamente certe, e comunque da atti depositati nei vari Tribunali.
Da uno di questi atti, depositato, citato più volte in note informative di P.G. eppure di “difficile reperibilità”, parliamo del rapporto conclusivo di indagine, datato 04.01.94, redatto dalla titolare della “Blue Fox”, l’investigatrice romana Eleonora Sarcona, emerge quella che potremmo chiamare “L’isola del tesoro”: la “Sapri Malta Limited”.
Dal rapporto emergono le seguenti notizie, peraltro confermate puntualmente nel rapporto del Nucleo Centrale di Polizia Tributaria della GdF – I Gruppo, II Sezione – prot. 657/94 e nella sentenza di assoluzione dalla querela per calunnia inoltrata da Bassi Massimo Maria contro Eleonora Sarcona e Joseph Zarha (il collega maltese dell’investigatrice –ndr):
“…La “Sapri Malta Limited” viene costituita in data 07.08.91, capitale sociale venti milioni di lire italiane, divise in 20.000 quote da 1.000 lire italiane cadauna, divise in 19.999 quote intestate ad “Assicover Srl”, con sede in Roma, P.zza Cavour n.17, e n. 1 quota intestata a Vito Ragusa con indirizzo registrato sempre in P.zza Cavour n.17 Roma. La Compagnia Sapri Malta viene registrata al M.I.B.A. (Malta International Business Activities) il 31.12.1991, le formalità bancarie sono state così espletate: accredito proveniente dall’Italia esattamente dalla ex IBI (ora Cariplo) dalla sede di Roma, i conti a Malta presso la “Mid Mad Bank” sono i n. 06-507-5474, 06-911-7139 66, n. 06-503-4731. L’accredito del 10.12.91 è stato effettuato da Patrich Spiteri. L’indirizzo a Malta della Compagnia è Airwais House, 4° piano, High Street, Sliema. La “Sapri Malta” è una Compagnia “Offshore” e pertanto è soggetta alle leggi degli Affari Internazionali (atto del 1988, sez.23, susezione 4), e come risulta dal memorandum depositato, nomina quale prima segretaria della Compagnia la “Melita Offshore Services Nominee Limited”, la cui sede è: Airways House, 4° piano, High Street, Sliema (le due Compagnie hanno dunque il medesimo indirizzo). In data 18.01.93, l’”Assicover” cede le sue quote alla “Sapri Finanziaria di Partecipazioni SpA con sede in Roma, P.zza Cavour 17, viene inoltre fatto un aumento di capitale a 40 milioni di lire italiane divise in 40.000 azioni da 1.000 lire italiane cadauna di cui 39.999 quote sottoscritte da Sapri Finanziaria ed 1 da Vito Ragusa. Presidente di Sapri Finanziaria (cap Soc. £. 6.000.000.000) dal 18.12.92, risulta essere Massimo Maria Bassi, la “Sapri Finanziaria” ha partecipazioni in “S.I.R. – Società Intermediazioni Assicurative SpA” (cap. soc. £. 200.000.000) e “Sapri Broker SpA” (cap. soc. £. 500.000.000), Massimo Maria Bassi è anche presidente di “Sapri Broker” e direttore della “S.I.R.”. La “Melita Offshore Services” è la nominèè di Sapri Malta, cioè colei che la rappresenta e ne gestisce gli affari. La “Melita” è una compagnia fondata e registrata il 20.02.89 presso la sez. 74 e registrata al M.I.B.A. il 17.07.89 con decreto del 27.07.89. Il capitale sociale della “Melita” è di 11.600 lire maltesi, ogni quota è di 1 lira maltese, tutte le quote sono intestate a n. 8 compagnie e sono così suddivise: “Ta’Xbiex Investimentes Limited (2.400 quote); Full Finance Limited (1.200 quote); 41 Limited (1.200. quote); Ephcac Limited (600 quote); Sarbec Limited (600 quote); Overseas Nominee Limited (4.000 quote); G. Investiments Limited (1.000.quote); Tigne Oldings Limited (600 quote). La Compagnia che da sola ha il maggior numero di quote, come si può vedere, e la “Overseas Nominee” Ltd (ha anche il numero di direttori più alto). La “Oversas Nominee”, dai documenti depositati a Malta della “Melita”, ha il recapito al 22 Princess Buildings ad Hong Kong, gli investigatori riferiscono che al Princess Building non esiste la “Overseas Nominee”, ma hanno verificato che all0indirizzo abita il direttore della Compagnia, Mr. Humann, con telefono a lui intestato 00852 – 5246728. Da Hong Kong ci hanno comunicato che la “Overseas” ha un altro recapito, che, verificato, risulta essere la Banca di Scozia, anche il numero attribuito alla “Overseas”, in realtà, appartiene alla Banca di Scozia. Da indagine accurata, è risultato che nessun altro recapito è attribuito alla “Overseas Nominee” e presso la Banca suddetta è sconosciuta. L’indagine ci ha fatto appurare che la “Overseas Nominee” è di proprietà di altre due società: la “Scale Holdings ltd” e la “Shared Nominee ltd”, ma anche queste due Compagnie non hanno nessun telefono né sede, risultando pertanto sconosciute. Gli investigatori inoltre ci hanno informato che, sul mercato di Hong Kong, l’attività della Oversea è dubbia. Proseguendo l’indagine a Malta tramite informatori confidenziali, di fonte certa, abbiamo saputo che la “Sapri Malta”, durante l’anno 1993 ha ricevuto diversi accrediti per svariati miliardi dalla “Sapri Broker SpA di Roma, che il 40% di queste somme rimane a Malta, depositato alla “Mid Mad Overseas” e che il 60% viene mandato alla “Overseas Nominee” di Hong Kong, il cui recapito è la Banca di Scozia. Presso la Banca di Scozia, la “Overseas” non risulta avere alcun conto a suo nome ma sappiamo che ci sono diversi conti numerati con depositi ingenti: Abbiamo inoltre potuto sapere che il fermo dei soldi a Malta, prima del trasferimento, non supera i due giorni, giusto il tempo che i documenti siano pronti. Proseguendo l’indagine a Malta, siamo venuti a conoscenza di altri fatti riguardanti la “Melita” (nominee di Sapri Malta), specificatamente nelle persone di alcuni suoi direttori e contabili, e di “Melita” e di altre Compagnie, che sono stati oggetto di indagine da parte del M.I.B.A., per procedure poco lecite. L’indagine del M.I.B.A. dei mesi scorsi è partita su di un rapporto fatto da una signora per degli illeciti, furono coinvolti: Patrich Spiteri, il direttore della “Melita”; Mark camilleri, ex direttore di “Randon Nominee”; Philip Manduca, attuale direttore di “Randon Nominee”; e Renee Randon, attuale direttore di “Randon Nominee”. Il “Chairman” del M.I.B.A., visti i nomi coinvolti nell’indagine, per evitare uno scandalo, obbliga Spiteri e Camilleri a dimettersi e sospende le indagini. Quando avveniva tutto questo, il 1à di settembre 1993, Spiteri era direttore della “Melita” (nominee di Sapri Malta); direttore, con 600 quote, nella “Ta’Xbiex”; e direttore, con 5 quote, della “Tigne Holdings”, ma queste due Compagnie sono azioniste della “Melita” e la “Melita”, come già detto, è la nominee di “Sapri Malta”…”
“…In data 23.08.1993, veniva ufficialmente costituita la “Sabre”(ma nel bilancio della “Sapri Finanziaria”,depositato in Tribunale a Roma, del 30.06.1992, a pag.15, già si parla di “Sabre” insieme a “Sapri Malta”). La “Sabre” è una Compagnia Offshore non Trading (come risulta dai documenti di registrazione a Malta, ma in contrasto con quanto dice il bilancio di cui sopra), che si occupa solo di gestire il suo denaro e le sue proprietà, azionista di “Sabre” è lo “Studio Legale Randon Nominee” di cui faceva parte come Direttore (e con il nome di “Camco Limited” con 10 quote), Mark Camilleri. Attuali direttori ed azionisti di “Randon” sono Renee Randon, con 2.490 quote; Philip Manduca, con 2.500 quote; e Derek Sparrow, con 10 quote.L’indagine ci ha inoltre fatto scoprire che gli stessi contabili della “Melita” erano contabili di un’altra Compagnia Offshore: la “A.M.S.” di Hong Kong, che un anno fa è stata indagata dal M.I.B.A. per degli illeciti. A seguito di questo, un Italiano, direttore della società, è fuggito con 1.000.000 di lire Maltesi. Possiamo quindi concludere che diversi direttori, soci e contabili della “Melita” sono stati più volte indagati dal M.I.B.A.. Il 18.12.93, un’altra fonte confidenziale ci ha riferito che nel “Free Port” di Malta, staziona da mesi un “container” pieno di lire italiane di dubbia provenienza e che due Italiani, identificati solo con i nomi di Renato e Paolo, provenienti da Milano, chiedevano alla nostra fonte se avesse il sistema di far uscire dal “Free Port” il denaro, eludendo la perquisizione doganale. Per quanto ci riguarda, non sappiamo quanto possa essere attendibile questa informazione, né se può essere collegata al nostro caso, ma, visto l’interesse che la cliente ha dimostrato nell’apprenderla come notizia, la inseriamo nel rapporto…”
Nella prossima puntata, riporteremo i nomi dei tanti Comunisti che erano nel gotha della Sapri, assieme ad illustri manager, e spiegheremo ai lettori a che punto stanno le indagini.
(continua)
Gabriele Ratini